Istituto Comprensivo Via Adua

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Scuole Primarie e Secondaria 1° grado

I canti alpini della prima guerra mondiale alla Don Giussani

Nelle scorse settimane, in tutte le classi terze del nostro Istituto, il prof. Renzo Galimberti, docente di Musica e direttore di un coro, è venuto a parlarci della Grande Guerra, concentrandosi poi su alcuni canti alpini che abbiamo ascoltato e commentato insieme.

Grazie al prof. abbiamo capito meglio come i soldati al fronte vivevano la guerra: al freddo nelle trincee, con pochissimo cibo di scarsa qualità, in condizioni molto difficili. Ai soldati mancavano certamente i beni materiali necessari per vivere, ma soprattutto mancavano la famiglia e gli affetti più cari.

I problemi e le fatiche dell’esercito italiano non emergevano però dagli inni ufficiali (ad esempio in “La leggenda del Piave” si volevano dimostrare la forza e la potenza dello stato italiano e far credere a tutti che la guerra fosse utile e che tutto andasse bene: “Il Piave mormorò non passa lo straniero”) ma dai canti che gli alpini componevano, che nascevano dalla loro vita nelle trincee.

Nel canto “Monte Canino” ascoltiamo infatti “Dopo tre giorni di strada ferrata e altri due di lungo cammino…Se avete fame, guardate lontano, se avete sete la tazza alla mano che ci rinfresca la neve ci sarà”.

In “Sui Monti Scarpazi” si dice “Maledeta la sia questa guera che mi ha dato sì tanto dolor”.

Nei nostri libri di storia si parla di nemici da combattere e da vincere, nei canti il vero nemico è la guerra stessa e l’avversario ha solo una divisa diversa, di un altro colore ma ha le stesse paure.

Insomma, grazie al professor Galimberti abbiamo approfondito e capito meglio alcuni aspetti della Grande Guerra, ed è stata una esperienza coinvolgente.

Alex, Beatrice, Giulia, Joseph e Luca di 3B

Prof. Galimberti
Prof Galimberti